VICO SIRENA
Questo vicolo faceva parte del primo nucleo abitativo del Borgo formato solo da vicoli con il tunnel.
La sua denominazione ci ricorda le mitologiche figure delle Sirene dell’antichità. Erano creature leggendarie con l’aspetto di donna nella parte superiore del corpo e di pesce nella parte inferiore. Esse seducevano i marinai con la bellezza del corpo e la dolcezza della loro ammaliante voce. Attiravano i marinai e poi li uccidevano. Ce ne parla anche Omero nella sua famosa ‘Odissea’.
In questo vicolo abitava la famiglia di Giuseppe Bronico. Il vicolo è uno dei più lunghi del borgo: inizia con un tunnel e prosegue con un cortile un po’ buio. Quando era in vita la madre Caterina lo animava con il suo carattere sempre allegro. La si vedeva spesso in questo vicolo indaffarata a battere le spighe di grano per terra o con la scopa a pulire.
Raccontava spesso una leggenda sulle donne del paese che, non riuscendo a rimanere incinte, si recavano di notte a pregare in Vico Priapo. Ella sosteneva col sorrisetto ironico che le donne rimanevano in stato interessante non per intervento divino ma perché in quel vicolo incontravano gli amanti. Comunque, secondo la signora Caterina, il merito era sempre del dio Priapo che propiziava gli incontri.