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Natura

spiaggia pineto con torre di cerrano

Area Marina Protetta Torre del Cerrano

Si estende fino a 3 miglia nautiche dalla costa e si sviluppa per 7 km dei quali 2,5 km di duna sabbiosa lungo la riva, dalla foce del torrente Calvano, che attraversa l’abitato di Pineto, fino al centro di Silvi, alla corrispondenza a mare della stazione ferroviaria. La superficie dell’A.M.P. è di circa 37 km quadrati e ricomprende una ristretta zona B, un quadrato di circa un km di lato di fronte a Torre Cerrano, una zona C di 14 km quadrati, che si sviluppa per l’intera estensione del fronte mare fino a circa 2 km dalla costa e un’ampia zona D, di forma trapezoidale, di circa 22 km quadrati fino al limite delle tre miglia.

Aree naturali protette

Dalle vette del Gran Sasso d’Italia fino al mare ci si trova immersi in un territorio ricco di ecosistemi, che può vantare un Parco Nazionale (Gran Sasso e Monti della Laga), tre Riserve Naturali Regionali (Calanchi di Atri, Castel Cerreto, Borsacchio), due Parchi Territoriali (Fiume Fiumetto, Fiume Vomano), un Biotopo Costiero (Martinsicuro), un’Area Marina Protetta (Torre di Cerrano). La vocazione verde della provincia teramana trova conferma anche nella pista ciclopedonale di 30 chilometri che costeggia le spiagge ed unisce gran parte dei comuni della riviera.

Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

150.000 ettari di territorio protetto, 3 regioni (Abruzzo, Marche e Lazio), 5 Province (L’Aquila, Teramo, Pescara, Ascoli Piceno, Rieti) e ben 44 Comuni ricompresi nel suo perimetro. Sono questi i numeri che fanno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga l’area protetta più estesa d’Europa. È un territorio che per le sue caratteristiche geomorfologiche presenta una straordinaria ricchezza di specie animali e vegetali, nonchè una varietà di ecosistemi e paesaggi davvero unica.

La riserva naturale regionale Oasi WWF “Calanchi di Atri”

La Riserva accoglie una delle più affascinanti forme del paesaggio collinare teramano: i Calanchi. L’aspetto severo ed imponente di queste formazioni geologiche deriva dall’erosione del terreno argilloso, provocata dalle passate deforestazioni e favorita dai continui disseccamenti e dilavamenti che rendono visibili numerosi fossili marini.

Istituita nel 1995, la Riserva dei Calanchi di Atri si estende per circa 380 ettari e, dal 1999, è anche Oasi WWF.

Gole del Salinello

Ex riserva naturale regionale, ora inclusa nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, l’area si estende su una superficie di 800 ettari lungo una stretta gola dove scorre il fiume Salinello, tra la Montagna di Campli e la Montagna dei Fiori. Si tratta di un territorio ricco di sorgenti, anche sulfuree e ferruginose, cascate, ruscelli, laghi e grotte tra cui quella di Sant’Angelo. Al di sopra dei monti volano l’aquila reale, lo sparviero, il falco pellegrino, il gheppio e la coturnice. Il patrimonio naturalistico è molto consistente: foreste di faggi, querce e castagni, alberi di roverella, nocciolo, leccio e ornello, verdi prati fioriti di primule e orchidee screziate.

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